I motivi della crescente adozione del Secure Access Service Edge (SASE)

Il modello SASE (Secure Access Service Edge) si è imposto come uno dei pilastri della nuova sicurezza informatica. L’approccio di Check Point Software Technologies Ltd. analizza le forze che ne guidano la diffusione: dal lavoro ibrido alle architetture cloud-first, fino alla necessità di garantire conformità e continuità operativa in ecosistemi sempre più complessi e distribuiti.

Il nuovo perimetro digitale

“Il luogo di lavoro moderno non è più confinato entro le mura di un ufficio”, spiega David Gubiani, Regional Director Security Engineering, EMEA Southern di Check Point Software Technologies. “Per questo motivo, i team IT e di sicurezza devono ripensare radicalmente il modo in cui gestiscono accessi e protezioni. Qui entra in gioco il Secure Access Service Edge (SASE), un’architettura che integra servizi di rete e di sicurezza in una piattaforma unificata e cloud-based”.

SASE rappresenta una risposta strutturale a un mondo in cui applicazioni, utenti e dati vivono ben oltre il firewall aziendale. La sua adozione cresce rapidamente perché affronta esigenze operative e normative reali, che stanno plasmando la sicurezza moderna.

1. L’ascesa del lavoro ibrido

Quasi la metà dei professionisti lavora oggi in modalità remota o ibrida. Il 60% delle aziende con oltre 500 dipendenti ha già adottato un modello flessibile, che impone nuove sfide di sicurezza. Le soluzioni tradizionali, basate su data center e perimetri fissi, non bastano più.

Il SASE risponde con controlli di sicurezza distribuiti come Secure Web Gateway (SWG), Zero Trust Network Access (ZTNA) e protezione SaaS integrata, erogati via cloud. In parallelo, SD-WAN ottimizza il traffico tra filiali e utenti remoti, garantendo connettività veloce e sicura.

2. Cloud-first e SaaS-everything

Le aziende si affidano sempre più a piattaforme SaaS come Salesforce, Microsoft 365 e Workday. La spesa globale per il cloud pubblico è cresciuta del 21,5% nel 2025, spingendo la necessità di connessioni dirette e protette.

Le architetture SASE con SD-WAN integrato consentono un accesso sicuro e performante, sfruttando tunnel crittografati e indirizzi IP dedicati. Il risultato è un’esperienza utente continua, resiliente e conforme alle policy aziendali, senza sacrificare la produttività.

3. Sicurezza oltre il perimetro

Con utenti e dispositivi distribuiti in ogni angolo del mondo, il concetto di perimetro statico è superato. SASE applica una sicurezza basata sull’identità e sui livelli di rischio, estendendo i principi Zero Trust a tutta l’infrastruttura, dall’edge al cloud.

La segmentazione dinamica del traffico e le policy applicate localmente riducono la superficie d’attacco e rendono la rete più adattabile alle esigenze del business.

4. Il bisogno di consolidamento

La frammentazione degli strumenti di sicurezza è un problema crescente: firewall, VPN, DLP, proxy e agenti endpoint spesso non dialogano tra loro. Questo aumenta costi e vulnerabilità.

Il SASE unifica rete e sicurezza in un’unica piattaforma cloud-native, offrendo visibilità, automazione e coerenza nelle policy. Secondo Dell’Oro Group, il mercato globale del SASE ha raggiunto 2,6 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2025, con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Le soluzioni all-in-one hanno registrato una crescita del 21%, segnale di una chiara preferenza per il consolidamento.

5. Conformità e governance dei dati

Le normative come GDPR, HIPAA, CCPA e NIS2 impongono controlli stringenti su accessi, crittografia e tracciabilità. Il SASE semplifica la conformità grazie a funzioni di registrazione centralizzata, segmentazione e accesso con privilegi minimi.

Le policy di protezione dei dati vengono applicate in modo coerente a utenti e dispositivi, supportando le esigenze regolatorie più avanzate. La visibilità integrata riduce le lacune di compliance e semplifica gli audit.

Il futuro del SASE

Il modello SASE è ormai un investimento strategico per molte organizzazioni. Secondo il 2025 Secure Network Access Report di Cybersecurity Insiders:

  • Il 32% delle aziende ha già implementato SASE.
  • Il 31% è in fase di valutazione.
  • Il 24% prevede di adottarlo entro l’anno.

Ridurre i rischi, sostenere il lavoro ibrido e semplificare lo stack di sicurezza sono oggi le priorità principali. Check Point SASE si propone come piattaforma scalabile per affrontare queste sfide, abilitando un futuro in cui sicurezza e connettività lavorano finalmente insieme.

Sicurezza Informatica
Lo staff di Sicurezza Informatica.