Oltre 180 esperti di protezione dei dati e sicurezza informatica si sono riuniti a Malta in occasione della 15ª conferenza Europol Data Protection Experts Network (EDEN), tenutasi il 21 e 22 ottobre 2025 presso il campus dell’Università di Malta a Valletta. L’evento è stato organizzato congiuntamente dall’Academy of European Law (ERA) e da EDEN, con il supporto della Polizia maltese e dell’Università di Malta.
L’edizione 2025, intitolata “Red Light, Green Light! Reduce Complexity, Increase Speed, Defend EU Values”, ha tratto ispirazione da una metafora spesso utilizzata nella protezione dei dati per indicare conformità o violazione, richiamando al contempo la tensione del gioco reso celebre dalla serie Squid Game. Un parallelismo che sottolinea quanto la protezione dei dati e la cybersecurity nelle attività di polizia possano avere conseguenze concrete e, in alcuni casi, drammatiche per i cittadini.
Interventi istituzionali e visioni di alto livello
Tra gli interventi inaugurali, Jürgen Ebner, vicedirettore esecutivo di Europol per la Governance Directorate, ha evidenziato l’impegno dell’agenzia nel garantire un equilibrio tra sicurezza e tutela della privacy, sottolineando come la protezione dei dati resti una priorità operativa per difendere i cittadini europei.
Angelo Gafà, commissario della Polizia maltese, ha accolto i partecipanti come rappresentante del Paese ospitante, ribadendo il ruolo centrale della protezione dei dati nelle attività di law enforcement.
Da un punto di vista più ampio sui diritti umani, Michael O’Flaherty, Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, ha offerto una riflessione sul legame tra privacy e dignità individuale.
Il Garante europeo per la protezione dei dati, Wojciech Wiewiorowski, ha inviato un messaggio video nel quale ha illustrato il ruolo cruciale dell’EDPS nel monitorare la conformità e affrontare le sfide poste dalla trasformazione digitale e dal policing data-driven, invitando a sviluppare soluzioni innovative che preservino l’equilibrio tra privacy ed efficacia operativa.
Infine, Joe Cannataci, responsabile del Dipartimento di Politica e Governance dell’Informazione dell’Università di Malta ed ex Relatore Speciale ONU per il diritto alla privacy, ha offerto una prospettiva accademica, sottolineando l’importanza del dialogo tra ricerca, istituzioni e forze dell’ordine.
Temi chiave e prospettive
Nel corso delle due giornate, i 180 partecipanti hanno affrontato temi centrali per il futuro della cybersecurity e della protezione dei dati applicata alle forze dell’ordine.
Le sessioni hanno analizzato questioni come la conservazione dei dati nelle indagini, la relazione tra privacy e diritti umani nell’era dell’intelligenza artificiale, il ruolo etico dei data protection officer, e il futuro delle tecnologie di riconoscimento facciale.
Particolare attenzione è stata dedicata anche alla lotta alla disinformazione, alla sovranità digitale europea e alla tutela della libertà di espressione, oltre all’uso di strumenti di sorveglianza nel contrasto ai crimini più gravi.
Tutelare i diritti fondamentali nell’era digitale
La conferenza EDEN 2025 ha confermato il suo ruolo come piattaforma di dialogo e cooperazione tra istituzioni europee, autorità nazionali e mondo accademico. L’obiettivo condiviso è rendere le operazioni di polizia più rapide ed efficienti, senza sacrificare i principi fondamentali di protezione dei dati e rispetto dei valori dell’Unione Europea.
Cos’è EDEN
La Europol Data Protection Experts Network (EDEN) è una rete dedicata alla condivisione di conoscenze e buone pratiche tra forze dell’ordine, autorità per la protezione dei dati, mondo accademico, ONG e industria, per favorire una cultura comune di privacy e sicurezza informatica nel contesto investigativo europeo.
Cos’è ERA
L’Academy of European Law (ERA) è uno dei principali centri di formazione giuridica in Europa, dedicato alla diffusione e all’applicazione del diritto dell’Unione Europea attraverso corsi, conferenze e attività di aggiornamento per professionisti legali e operatori pubblici.
